Protezione per l’industria alimentare (e non solo): la polizza Tampering

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La polizza Tampering è una copertura assicurativa che permette di tutelare i danni da contaminazione. Scopriamo insieme le caratteristiche.

Iniziamo dalle definizioni. Tampering significa manomissione. Il termine viene utilizzato per indicare un particolare tipo di polizza assicurativa, realizzata per coprire le contaminazioni alimentari.

In altri termini, la polizza Tampering tutela dai danni derivanti dall’alterazione – in un qualsiasi momento della catena produttiva – di un prodotto alimentare, cosmetico o farmaceutico.

È questa una situazione particolarmente delicata, che può causare gravi perdite economiche e anche importanti danni di immagine. Soprattutto in un Paese come l’Italia, dove la cultura del buon mangiare e del buon bere sono noti e apprezzati in tutto il mondo. È quindi importante conoscere questa situazione e le relative coperture assicurative.

In origine, la polizza Tampering nasceva per proteggere dalle alterazioni dei prodotti causate intenzionalmente da aziende concorrenti, con l’obiettivo di mettere in cattiva luce – quando non proprio di danneggiare gravemente – il proprio rivale sul mercato, così come dalle azioni dolose commesse da personale interno all’azienda.

Ora questa situazione (definita malicious tampering) sembra essere in secondo piano rispetto alle contaminazioni accidentali (accidental tampering).

La polizza Tampering: caratteristiche

Le ragioni della contaminazione possono essere diverse. Si va da un difetto nella confezione all’utilizzo di un materiale non idoneo alla conservazione di prodotti alimentari, fino alla rottura o a difetti di fabbricazione del packaging.

Su quest’ultimo aspetto va posta particolare attenzione, considerato che l’imballaggio varia da prodotto a prodotto. L’alluminio, ad esempio, è un materiale che va gestito con particolare cura, considerata la sua capacità di deposito nell’organismo umano, in particolare per soggetti fragili o con determinate patologie. Anche la plastica presenta vantaggi e svantaggi. È quindi importante conoscere pro e contro del materiale scelto per l’imballaggio, ovviamente in relazione all’alimento che la confezione dovrà contenere.

Gli incidenti, però, possono accadere. Per queste ragioni, è essenziale proteggersi con la polizza Tampering. Infatti, in caso di anomalia della confezione e conseguente contaminazione del prodotto, i consumatori devono essere informati e la merce ritirata dal mercato. Non solo: il produttore è tenuto a informare, per via telematica e in seguito alla valutazione della ASL di riferimento, anche il Ministero della Salute.

Si può quindi creare una situazione davvero complicata. Situazione difficilmente risolvibile attraverso una classica polizza di responsabilità civile, capace di coprire sì i danni causati a terzi, ma non di tutelare direttamente le finanze così come l’immagine aziendale.

Ed ecco che diventa indispensabile la polizza Tampering. Questa, infatti, è in grado di offrire un range molto vasto di coperture, che vanno dal rimborso delle spese di consulenza pre e post incidente (comprese, importante sottolinearlo, quelle sostenute per fronteggiare un’eventuale pubblicità negativa), ai costi materiali, ovvero quelli sostenuti per il ritiro della merce dal mercato così come la successiva reintegrazione dei prodotti nuovi, per arrivare alla copertura della perdita economica derivata dalla contaminazione.

In conclusione, appare evidente l’importanza di affidarsi a una compagnia assicurativa che – partendo dalle informazioni fornite dall’azienda, e analizzando l’intero processo produttivo – sappia valutare a fondo origine ed entità del danno subito.

Un processo lungo e non semplice, ma essenziale al fine di stipulare la giusta polizza Tampering a tutela del futuro della propria azienda.

Immagine via Unsplash